Cardiopatie: cosa sono, quali sono le più comuni e come riconoscerle

Le cardiopatie rappresentano un ampio gruppo di condizioni che colpiscono il cuore e la sua funzionalità. Si tratta della prima causa di morte al mondo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma è anche uno dei settori dove la prevenzione, la diagnosi precoce e le cure hanno fatto i maggiori progressi.

Cosa sono le cardiopatie?

Il termine cardiopatia si riferisce a qualsiasi patologia che coinvolga il cuore: dal muscolo cardiaco alle valvole, dai vasi coronarici al ritmo elettrico del battito.

Possiamo suddividerle in:

  • Cardiopatie congenite (presenti dalla nascita)

  • Cardiopatie acquisite, ovvero sviluppate nel tempo per cause varie (ipertensione, infezioni, malattie metaboliche, stili di vita)

Le forme più comuni

Le principali cardiopatie che riscontro nella mia pratica clinica sono:

  • Cardiopatia ischemica: causata da restringimento o ostruzione delle arterie coronariche. Può portare a infarto miocardico.

  • Scompenso cardiaco: il cuore perde la capacità di pompare sangue in modo efficiente. I sintomi includono affanno, gonfiore, stanchezza cronica.

  • Aritmie cardiache: alterazioni del ritmo cardiaco (es. fibrillazione atriale, tachicardia, bradicardia).

  • Cardiomiopatie: malattie del muscolo cardiaco (dilatativa, ipertrofica, restrittiva).

  • Malattie valvolari: le valvole del cuore si possono restringere (stenosi) o non chiudere bene (insufficienza).

  • Ipertensione arteriosa: spesso silente, è una delle principali cause di danno al cuore.

Sintomi da non sottovalutare

Non sempre le cardiopatie danno sintomi evidenti. Tuttavia, è importante non ignorare:

  • Dolore o oppressione al petto

  • Affanno anche per sforzi lievi

  • Palpitazioni, battito irregolare

  • Gonfiore alle gambe o addome

  • Stanchezza persistente, vertigini, svenimenti

Diagnosi: il ruolo della prevenzione

La visita cardiologica, l’ECG, l’ecocardiogramma, il test da sforzo, l’Holter ECG e altri esami specialistici consentono di identificare precocemente le alterazioni funzionali e strutturali del cuore.

A seconda della situazione, possono essere richiesti esami più approfonditi come RMN cardiaca, coronarografia, ecografia transesofagea, ecc.

Come si curano le cardiopatie?

Il trattamento dipende dalla patologia specifica e dalla sua gravità:

  • Terapia farmacologica per controllare pressione, frequenza cardiaca, fluidi e rischio trombotico

  • Modifica dello stile di vita: dieta sana, movimento, stop al fumo

  • Procedure interventistiche: angioplastica, impianto di pacemaker o defibrillatore

  • Chirurgia cardiaca in caso di gravi malformazioni o valvulopatie

Conclusioni

Le cardiopatie non sono tutte uguali, ma hanno un minimo comune denominatore: possono essere affrontate in modo efficace se diagnosticate precocemente.

Se hai fattori di rischio come ipertensione, diabete, colesterolo alto, sovrappeso, familiarità per infarti o sei fumatore, è fondamentale una valutazione cardiologica periodica.

La prevenzione cardiovascolare comincia con la conoscenza e la consapevolezza.

Il cuore non va ascoltato solo quando fa male, ma va protetto ogni giorno.

Condividi questo articolo sui tuoi social
Facebook
LinkedIn
WhatsApp
Email
medisat_logo

Prenotazione esame e visite online