Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS): cos’è, sintomi e cosa fare

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una delle condizioni ginecologiche ed endocrine più comuni tra le donne in età fertile, ma spesso viene sottovalutata o diagnosticata in ritardo. In Italia colpisce circa una donna su 10, con effetti che vanno oltre il ciclo mestruale, influenzando fertilità, metabolismo e benessere psicofisico.

Cos’è la PCOS?

La PCOS è una disfunzione ormonale complessa, in cui le ovaie producono una quantità eccessiva di ormoni androgeni (ormoni maschili), alterando il normale equilibrio ormonale. Il nome “ovaio policistico” deriva dalla tipica ecografia ovarica che mostra diverse piccole cisti (follicoli) disposte a corona.

Attenzione: non tutte le donne con cisti ovariche hanno la PCOS. È la combinazione di sintomi e criteri clinici a guidare la diagnosi.

I sintomi più comuni

La PCOS si presenta in modo diverso da persona a persona. I sintomi principali includono:

  • Cicli mestruali irregolari o assenti

  • Acne, pelle grassa

  • Crescita eccessiva di peli (irsutismo) su viso, addome, schiena

  • Perdita di capelli (alopecia androgenetica)

  • Aumento di peso o difficoltà a dimagrire

  • Problemi di fertilità

  • Insulino-resistenza, con rischio di diabete e dislipidemie

Spesso, le donne con PCOS manifestano anche stanchezza cronica, fame nervosa, ansia o sbalzi dell’umore.

Come si diagnostica?

La diagnosi si basa su criteri clinici ed ecografici, secondo i criteri di Rotterdam, e prevede almeno due di questi tre elementi:

  1. Irregolarità ovulatorie o assenza di ovulazione

  2. Segni clinici o biochimici di iperandrogenismo

  3. Aspetto policistico delle ovaie all’ecografia

È importante escludere altre cause (es. disfunzioni tiroidee, iperprolattinemia).

Quali rischi comporta la sindrome dell’ovaio policistico?

Oltre ai sintomi visibili, la PCOS può aumentare il rischio di:

  • Diabete tipo 2

  • Ipertensione e malattie cardiovascolari

  • Infertilità

  • Sindrome metabolica

  • Apnee notturne

PCOS: cosa fare?

Non esiste una “cura definitiva”, ma si può gestire in modo efficace e personalizzato.

Alimentazione e stile di vita: dieta bilanciata, attività fisica regolare e controllo del peso sono fondamentali.


Terapia ormonale: contraccettivi ormonali per regolarizzare il ciclo e ridurre l’iperandrogenismo.


Integratori specifici: come inositoli e omega-3, sotto consiglio medico.


Supporto psicologico: utile nei casi con impatto sull’autostima o nei disturbi alimentari associati.


Percorsi per la fertilità: se si cerca una gravidanza, esistono protocolli di stimolazione ovulatoria efficaci.

La PCOS non è solo una questione estetica o ginecologica, ma una condizione complessa che richiede un approccio multidisciplinare.

Una diagnosi precoce e una gestione su misura possono migliorare la qualità della vita, la salute metabolica e la fertilità.


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