Il Diabete – spiega il Prof. Paolo Cavallo Perin – Diabetologo e Internista, è una condizione caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia), dovuti a un’insufficiente produzione di insulina o a una ridotta capacità dell’organismo di utilizzarla in modo efficace.
Le principali forme di diabete
Diabete di tipo 1: di origine autoimmune, insorge prevalentemente in età giovanile. L’organismo non produce insulina e il trattamento richiede somministrazioni quotidiane dell’ormone.
Diabete di tipo 2: rappresenta circa il 90% dei casi. Insorge generalmente dopo i 40 anni, anche se oggi colpisce sempre più spesso soggetti più giovani. È legato a fattori genetici, ma soprattutto a stili di vita scorretti (alimentazione, sedentarietà, sovrappeso).
Diabete gestazionale: compare durante la gravidanza e, se non gestito correttamente, può comportare complicanze per madre e feto.
I sintomi da non sottovalutare
Molte persone con diabete tipo 2 restano asintomatiche per anni. Quando presenti, i sintomi possono includere:
sete eccessiva (polidipsia)
aumento della diuresi (poliuria)
calo di peso inspiegabile
affaticamento cronico
infezioni ricorrenti (urinare, cutanee)
visione offuscata
Un semplice esame del sangue (glicemia a digiuno o curva da carico orale di glucosio) è sufficiente per individuare la patologia.
Perché è importante una diagnosi precoce
Una diagnosi tardiva può portare a complicanze gravi e irreversibili, tra cui:
retinopatia diabetica (cecità)
nefropatia diabetica (insufficienza renale)
neuropatia periferica
ulcere e amputazioni
infarto e ictus
Il trattamento: personalizzato e multidisciplinare
La gestione del diabete si basa su un approccio integrato che coinvolge:
Alimentazione bilanciata: piani nutrizionali studiati da professionisti
Attività fisica regolare
Controlli glicemici quotidiani
Terapie farmacologiche (ipoglicemizzanti orali o insulina)
Educazione terapeutica: il paziente è parte attiva nel controllo della patologia
Il diabete non va mai sottovalutato, ma può essere tenuto sotto controllo con una gestione accurata, prevenendo gravi complicanze e migliorando significativamente la qualità della vita.
Invito chiunque presenti fattori di rischio (familiarità, sovrappeso, ipertensione, vita sedentaria) a effettuare uno screening metabolico.
La prevenzione è la prima cura!

